Capolavoro dell’epoca barocca, Piazza Navona è una delle piazze più belle di Roma e d’Italia. Dai tavoli all’aperto dei bar e ristoranti che qui si affacciano, si può godere della magnifica vista della chiesa di S. Agnese in Agone, capolavoro del Borromini, e dell’imponente Fontana dei Fiumi del Bernini. La chiesa di Sant’Agnese in Agone sorge sul luogo in cui, secondo la tradizione, la dodicenne Agnese fu martirizzata, alla fine del III secolo durante le violente persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. La santa, esposta nuda al ludibrio dei pagani, ebbe il corpo miracolosamente ricoperto dai suoi stessi capelli, allungatisi all’improvviso. L’originale forma ellittica della piazza ricalca con estrema fedeltà il perimetro dell’antico stadio di Domiziano fatto costruire nell’86 d.c. per svolgervi gare di atletica. I resti di tale antico complesso giacciono a 5 – 6 metri al di sotto dell’attuale piano stradale e sono ancora visibili sotto un palazzo moderno in Piazza di Tor Sanguigna e nei sotterranei della chiesa di Sant’Agnese in Agone. Il nome attuale della piazza deriva, per corruzione linguistica, proprio del termine Agones, che in latino significa appunto “giochi”. Il carattere e la fisionomia dell’attuale piazza venne impresso nel XVII secolo allorché la nobile famiglia dei Pamphili, che aveva fissato la propria residenza nella zona, si affidò ai più grandi architetti dell’epoca per monumentalizzare l’area e renderla uno dei più scenografici spazi esistenti nella città. Uno degli spettacoli più divertenti era il cosiddetto “lago” che si svolgeva in piazza durante i mesi più caldi. La bocca del mostro marino che si contorce tra i flutti, unico punto di scarico delle acque della Fontana dei Fiumi, veniva chiusa, provocando così l’allagamento della piazza. Le grandi figure maschili della fontana, sono la personificazione dei quattro fiumi più lunghi de mondo, secondo le conoscenze geografiche del tempo, uno per x continente. Il Danubio, il Nilo, Il Gange e Il Rio de la Plata ( oggi in realtà sappiamo che il più lungo è Il Rio delle Amazoni). Altre due fontane segnano la piazza: una a nord, la Fontana del Tritone, scolpita su disegno di Giacomo della Porta e ritoccato poi dal Bernini. L’Altra a sud, la Fontana di Nettuno, opera di Gregorio Zappalà e antonio della Bitta (XIX sec.). La piazza è poi luogo di ritrovo di bancarelle, mimi, pittori e caricaturisti, attori di strada, migliaia di turisti e di romani che qui si affollano fino a tarda notte e infine, per tutto Dicembre fino all’Epifania, ospita la celebre fiera dedicata al Natale: insomma uno scenario indimenticabile, una suggestiva miscela di arte e tradizioni popolari che fanno della Piazza un luogo unico.